Egr. prof Arcanà, ho 39 anni e nel mese di dicembre scorso, ho avuto problemi di evacuazione (feci dure) che mi hanno comportato per i giorni a seguire bruciore intenso, prurito e fastidi enormi e sanguinamento che mi hanno fatto avvilire per diversi giorni.
Nell'immediatezza ho dovuto fare delle fiale di antidolorifici seguiti poi da una cura composta da fiale di "prisma", "asacol compresse" , sciroppo "laevolac" e pomata "ultraproct".
Da qualche settimana il bruciore e i fastidi sono scomparsi ma ancora sento dei leggeri fastidi tipo un leggerissimo bruciore specie nella tarda mattinata (specie quando sono seduto) ma che poi durante la giornata non lo sento più, ma devo dire che di giorno in giorno vanno a migliorare anche se non in maniera consistente.
Per capirci meglio di cosa fosse successo, mi sono sottoposto a visita e mi hanno riscontrato una piccolissima ragade sullo sfintere (già visibile appena dilatato l'ano, proprio in superficie).
Mi è stato detto che non è nulla di preoccupante anche perchè già si vede che si sta rimarginando.
Attualmente continuo la cura con questi farmaci: "asacol compresse", "prisma compresse" , "antrolin pomata" e "laevolac"sciroppo e bagno la parte con acqua calda circa 2 volte a giorno.
Ora Le chiedo: c'è davvero da stare tranquilli così come mi è statodetto? C'è per questo caso specifico, al quale sono stato soggetto, la possibilità di una guarigione totale senza fare altre cose?
Io sinceramente ho paura e continuo ad essere preoccupato anche perchè sento che la percentuale di una ricaduta è alta.
Qualcuno mi ha consigliato per una guarigione totale l'utilizzo dei dilatatori meccanici ai quali sono restio ad utilizzarli.
Le chiedo cortesemente di darmi dei consigli, perchè mi creda, sono preoccupato e mi sto molto condizionando. La ringrazio di cuore per la disponibilità che vorrà dedicarmi.
Cordiali saluti.
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15/01/2012
Gentilissimo Signore, Come da consulto precedente, comfermo che potrebbe trattrarsi di una ragade, ma sarebbe opportuno arrivare fino ad una guarigione completa, poichè una ragade non perfettamente guarita e, soprattutto non completamente cicatrizzata, è sempre una patologia in agguato e ad alti rischi di recidiva. Non sono convinto tanto della cura che in atto sta facendo, però, sarebbe opportuno che facesse un consulto, da un vero proctologo, con iscrizione all’albo, così da poter fare anche altri accertamenti e cure idonee per la ragade. Le sconsiglio vivamente i dilatatori. Cordiali saluti
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