Gentile dottore,
sono stato operato due anni fa di ascesso perianale. Dopo circa un anno sono stato operato di fistola perianale. Durante quest'ultima operazione è stata "asportata" anche una ragade anale. A seguito della seconda operazione, dopo un lungo periodo di convalescenza (oggi siamo ad un anno dalla seconda operazione) invece di guarire si è formata una ulcera anale (a detta del chirurgo, a seguito di una rettoscopia) che, ormai da mesi, pur curata in tutti i modi possibili, non guarisce. Sono allo stremo delle mie forze (e della mia pazienza). Il chirurgo è restio ad operarmi ulteriormente (figurarsi io...) perchè, essendo stata la prima operazione molto invasiva, teme fenomeni di incontinenza post-operatori. Le chiedo: esiste una alternativa a questa ulteriore operazione o debbo rassegnarmi all'incontinenza futura? Le garantisco che non ne posso più!!
La ringrazio per l'attenzione che vorrà porrre a questa mia richiesta.


CaroSignore,
il termine di ulcera anale è alquanto vago. Forse potrebbe trattarsi di una ragade mai guarita e il trattamento di questa non necessariamente è chirurgico. Non vedo nemmeno tanti problemi sulla continenza. Se è necessario un intervento dovrà prevetivamente sottoporsia una manometria anale per stabilire la funzionalità degli sfinteri e se esiste ipertono anale che potrebbe essere la causa della mancata guarigione. Fatto questo esame è possibile programmare un trattamento adeguato.
cari saluti